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"Lettera ai Colossesi"
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Introduzione alla Lettera ai Colossesi

I Contenuti
Questa lettera è anzitutto uno scritto polemico contro coloro che a Colosse (città dell'Asia Minore, non molto lontana da Èfeso) mettevano in discussione il primato di Cristo. Paolo ribadisce la centralità di Cristo, capo della creazione e della Chiesa, che lui ha acquistato e ricongiunto al Padre con il suo sacrificio. Al tempo stesso l'apostolo esorta i fedeli a una vita coerente con la fede che essi professano. Lo schema della lettera è il seguente:
Saluto (1,1-2)
Il regno di Cristo (1,3-2,23)
Vita cristiana (3,1-4,1)
Raccomandazioni, notizie e saluti (4,2-18).

Le caratteristiche
Ci troviamo di fronte al nucleo centrale della predicazione di Paolo: Cristo è al di sopra di tutto e di tutti; per mezzo di lui Dio ha creato l'universo, ha liberato i credenti da una condizione di schiavitù, li ha radunati nel corpo della Chiesa (1,11-20). Nella parte esortativa dello scritto emerge la novità cristiana, caratterizzata dalla preghiera e da sentimenti e gesti di sincerità, di pace, di accettazione reciproca (3,18-4,6). Interessante è la notizia dello scambio di lettere paoline tra le comunità (4,16). Per i temi che tratta, per l'ordine delle idee, per la lingua e lo stile, questo scritto è molto vicino alla lettera agli Efesini.

L'origine
Il contenuto e la lingua, piuttosto nuovi rispetto alle grandi lettere (Rm; 1-2 Cor; Gal), hanno fatto pensare che nella stesura di questa lettera ai Colossesi abbia avuto largo spazio un collaboratore dell'apostolo. Ma è anche da tener presente la particolare situazione di Paolo, che personalmente non conosceva i cristiani di Colosse. Questa comunità era sorta per opera di Èpafra, il quale in seguito aveva manifestato a Paolo le sue apprensioni per la minaccia rappresentata da falsi maestri (1,3-8; 2,16-23), che enfatizzavano il culto e la mediazione delle potenze angeliche, insistendo sull'importanza di alcune pratiche ascetiche. La data della lettera sembra da collocare non molto dopo l'anno 60.





Capitolo 01

1Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, 2ai santi e credenti fratelli in Cristo che sono a Colosse: grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro.
3Noi rendiamo grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, continuamente pregando per voi, 4avendo avuto notizie della vostra fede in Cristo Gesù e della carità che avete verso tutti i santi 5a causa della speranza che vi attende nei cieli. Ne avete già udito l’annuncio dalla parola di verità del Vangelo 6che è giunto a voi. E come in tutto il mondo esso porta frutto e si sviluppa, così avviene anche fra voi, dal giorno in cui avete ascoltato e conosciuto la grazia di Dio nella verità, 7che avete appreso da Èpafra, nostro caro compagno nel ministero: egli è presso di voi un fedele ministro di Cristo 8e ci ha pure manifestato il vostro amore nello Spirito.
9Perciò anche noi, dal giorno in cui ne fummo informati, non cessiamo di pregare per voi e di chiedere che abbiate piena conoscenza della sua volontà, con ogni sapienza e intelligenza spirituale, 10perché possiate comportarvi in maniera degna del Signore, per piacergli in tutto, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio. 11Resi forti di ogni fortezza secondo la potenza della sua gloria, per essere perseveranti e magnanimi in tutto, 12ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
13È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,
14per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati.
15Egli è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
16perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
17Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
18Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
19È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
20e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.
21Un tempo anche voi eravate stranieri e nemici, con la mente intenta alle opere cattive; 22ora egli vi ha riconciliati nel corpo della sua carne mediante la morte, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili dinanzi a lui; 23purché restiate fondati e fermi nella fede, irremovibili nella speranza del Vangelo che avete ascoltato, il quale è stato annunciato in tutta la creazione che è sotto il cielo, e del quale io, Paolo, sono diventato ministro.
24Ora io sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa. 25Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, 26il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi. 27A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. 28È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo. 29Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza.


"NOTE" Capitolo 01

SALUTO (1,1-2)

IL REGNO DI CRISTO (1,3-2,23) 
1,3-14 Ringraziamento e preghiera

1,4-5 Lo schema delle tre virtù teologali rimanda all’insegnamento tradizionale di Paolo (1Ts 1,3; 1Cor 13,13).

1,9 La piena conoscenza della volontà di Dio non indica un sapere semplicemente intellettuale, ma un’esperienza profonda che plasma tutta la vita. 

1,13-14 Con una breve composizione innica si esalta l’azione liberatrice di Dio Padre, che si attua per mezzo del suo Figlio, Gesù Cristo. Il potere delle tenebre è quello che si oppone all’azione di Dio e al regno di Gesù (Lc 22,53). Il regno del Figlio è espressione rara nel NT, non lontana dal significato di “regno di Dio” (Lc 23,42; Mt 13,41-43).

1,15-23 Inno a Cristo 

1,16 Troni, Dominazioni, Principati e Potenze: sono le realtà invisibili, anch’esse create per mezzo di Gesù Cristo. Egli infatti è il primogenito di ogni creatura, il capo che ha la signoria su tutte queste potenze spirituali (2,10.15; Ef 1,21).

1,18 Gesù Cristo in particolare è capo della Chiesa, suo corpo, in quanto è il primogenito dei risorti (1Cor 15,20; Ef 1,22-23).

1,19 La pienezza, che per iniziativa di Dio abita in Cristo, è la “pienezza della divinità”, della quale sono partecipi i battezzati (2,9-10). In Cristo sono presenti tutti i doni della salvezza e perciò egli ne è la fonte inesauribile.

1,20 La redenzione, attuata per mezzo della morte in croce di Gesù Cristo, è origine di una riconciliazione universale (Rm 5,10; 2Cor 5,18-21).

1,24-29 Paolo, l’apostolo dei pagani
1,24 Le sofferenze di Paolo sono quelle che egli, servo del Vangelo, affronta per i cristiani, cioè per la crescita della Chiesa, corpo di Cristo. Egli è lieto di queste sofferenze, perché così è associato alle sofferenze di Cristo e contribuisce a portare a compimento il disegno salvifico di Dio, che ha il suo centro nella morte redentrice e nella risurrezione di Cristo. 




Capitolo 02

1Voglio infatti che sappiate quale dura lotta devo sostenere per voi, per quelli di Laodicèa e per tutti quelli che non mi hanno mai visto di persona, 2perché i loro cuori vengano consolati. E così, intimamente uniti nell’amore, essi siano arricchiti di una piena intelligenza per conoscere il mistero di Dio, che è Cristo: 3in lui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza. 4Dico questo perché nessuno vi inganni con argomenti seducenti: 5infatti, anche se sono lontano con il corpo, sono però tra voi con lo spirito e gioisco vedendo la vostra condotta ordinata e la saldezza della vostra fede in Cristo.
6Come dunque avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, 7radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie. 8Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo.
9È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, 10e voi partecipate della pienezza di lui, che è il capo di ogni Principato e di ogni Potenza. 11In lui voi siete stati anche circoncisi non mediante una circoncisione fatta da mano d’uomo con la spogliazione del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: 12con lui sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. 13Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e 14annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. 15Avendo privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristo.
16Nessuno dunque vi condanni in fatto di cibo o di bevanda, o per feste, noviluni e sabati: 17queste cose sono ombra di quelle future, ma la realtà è di Cristo. 18Nessuno che si compiace vanamente del culto degli angeli e corre dietro alle proprie immaginazioni, gonfio di orgoglio nella sua mente carnale, vi impedisca di conseguire il premio: 19costui non si stringe al capo, dal quale tutto il corpo riceve sostentamento e coesione per mezzo di giunture e legamenti e cresce secondo il volere di Dio.
20Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché, come se viveste ancora nel mondo, lasciarvi imporre precetti quali: 21«Non prendere, non gustare, non toccare»? 22Sono tutte cose destinate a scomparire con l’uso, prescrizioni e insegnamenti di uomini, 23che hanno una parvenza di sapienza con la loro falsa religiosità e umiltà e mortificazione del corpo, ma in realtà non hanno alcun valore se non quello di soddisfare la carne.


"NOTE" Capitolo 02

2,1-15 Sollecitudine pastorale di Paolo 

2,8 Con il termine filosofia Paolo intende riferirsi all’insegnamento e alle norme imposte, in quelle regioni, dai falsi maestri (2,16.20-23). Gli elementi del mondo sono probabilmente gli astri, che segnano il ritmo delle stagioni e i calendari delle feste (Gal 4,3.9). Secondo la tradizione ebraica, gli angeli presiedono agli astri e sono i mediatori della Legge (Gal 3,19).

2,11 La vera circoncisione è il battesimo, che rende partecipi i credenti della morte e risurrezione di Cristo (Rm 6,4).

2,14 Il documento scritto contro di noi è un documento che contiene l’elenco dei debiti non pagati, ed è quindi un documento di accusa: immagine per indicare la nostra condizione di peccatori davanti a Dio. Questo documento è stato annullato grazie alla morte in croce di Gesù (Ef 2,15).

2,16-23 Liberi da prescrizioni umane 

2,18 Il culto degli angeli è da collegarsi con le pratiche ascetiche, considerate mezzi preziosi nella ricerca di esperienze e di rivelazioni particolari.

2,19 L’immagine del capo, che dà unità e impulso vitale a tutto il corpo, nelle sue varie articolazioni, esprime bene il rapporto di Cristo con la Chiesa (Ef 4,15-16).

2,20 Il battesimo inserisce i credenti in Cristo e li sottrae alle prescrizioni ascetiche dettate da criteri umani. 




Capitolo 03

1Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; 2rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. 3Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! 4Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
5Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria; 6a motivo di queste cose l’ira di Dio viene su coloro che gli disobbediscono. 7Anche voi un tempo eravate così, quando vivevate in questi vizi. 8Ora invece gettate via anche voi tutte queste cose: ira, animosità, cattiveria, insulti e discorsi osceni, che escono dalla vostra bocca. 9Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni 10e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato. 11Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.
12Scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi dunque di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, 13sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. 14Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. 15E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!
16La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. 17E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre.
18Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come conviene nel Signore. 19Voi, mariti, amate le vostre mogli e non trattatele con durezza. 20Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. 21Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino. 22Voi, schiavi, siate docili in tutto con i vostri padroni terreni: non servite solo quando vi vedono, come si fa per piacere agli uomini, ma con cuore semplice e nel timore del Signore. 23Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, 24sapendo che dal Signore riceverete come ricompensa l’eredità. Servite il Signore che è Cristo! 25Infatti chi commette ingiustizia subirà le conseguenze del torto commesso, e non si fanno favoritismi personali.


"NOTE" Capitolo 03

VITA CRISTIANA (3,1-4,1) 
3,1-17 Vita nascosta con Cristo in Dio 
3,1-17 Vedi Ef 4,17-5,2.

3,11 Il battesimo fa immergere in Gesù Cristo per formare con lui un solo corpo; perciò il battesimo elimina ogni discriminazione etnica e religiosa. Gli Sciti, abitanti delle steppe asiatiche, erano considerati i rappresentanti del mondo dei barbari. 

3,18-4,1 Nella famiglia e nella società
3,18-4,1 Vedi Ef 5,21-6,9.




Capitolo 04

1Voi, padroni, date ai vostri schiavi ciò che è giusto ed equo, sapendo che anche voi avete un padrone in cielo.
2Perseverate nella preghiera e vegliate in essa, rendendo grazie. 3Pregate anche per noi, perché Dio ci apra la porta della Parola per annunciare il mistero di Cristo. Per questo mi trovo in prigione, 4affinché possa farlo conoscere, parlandone come devo.
5Comportatevi saggiamente con quelli di fuori, cogliendo ogni occasione. 6Il vostro parlare sia sempre gentile, sensato, in modo da saper rispondere a ciascuno come si deve.
7Tutto quanto mi riguarda ve lo riferirà Tìchico, il caro fratello e ministro fedele, mio compagno nel servizio del Signore, 8che io mando a voi perché conosciate le nostre condizioni e perché rechi conforto ai vostri cuori. 9Con lui verrà anche Onèsimo, il fedele e carissimo fratello, che è dei vostri. Essi vi informeranno su tutte le cose di qui.
10Vi salutano Aristarco, mio compagno di carcere, e Marco, il cugino di Bàrnaba, riguardo al quale avete ricevuto istruzioni – se verrà da voi, fategli buona accoglienza – 11e Gesù, chiamato Giusto. Di coloro che vengono dalla circoncisione questi soli hanno collaborato con me per il regno di Dio e mi sono stati di conforto. 12Vi saluta Èpafra, servo di Cristo Gesù, che è dei vostri, il quale non smette di lottare per voi nelle sue preghiere, perché siate saldi, perfetti e aderenti a tutti i voleri di Dio. 13Io do testimonianza che egli si dà molto da fare per voi e per quelli di Laodicèa e di Geràpoli. 14Vi salutano Luca, il caro medico, e Dema.
15Salutate i fratelli di Laodicèa, Ninfa e la Chiesa che si raduna nella sua casa. 16E quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che venga letta anche nella Chiesa dei Laodicesi e anche voi leggete quella inviata ai Laodicesi. 17Dite ad Archippo: «Fa’ attenzione al ministero che hai ricevuto nel Signore, in modo da compierlo bene».
18Il saluto è di mia mano, di me, Paolo. Ricordatevi delle mie catene. La grazia sia con voi.


"NOTE" Capitolo 04

RACCOMANDAZIONI, NOTIZIE E SALUTI (4,2-18) 
4,2-6 Raccomandazioni
4,2-6 Vedi Ef 6,18-20; 2Ts 3,1-2.

4,3 Il mistero di Cristo: è il contenuto stesso del Vangelo, cioè il disegno salvifico di Dio svelato e attuato in Cristo (1,24-29; 2,2).

4,7-18 Notizie e saluti 
4,7 Tìchico: è un cristiano incaricato di portare e spiegare la lettera (vedi anche Ef 6,21). 

4,9 Con il nome di Onèsimo è conosciuto uno schiavo fuggitivo, che Paolo rimanda al suo padrone Filèmone con una breve lettera di accompagnamento (Fm 10).

4,10-14 In gran parte, questi nomi compaiono anche nella lista dei saluti della lettera a Filèmone (Fm 24). Un cristiano compagno di Paolo, con il nome Aristarco, è menzionato in At 19,29; 27,2. Anche Marco è ricordato più volte negli Atti degli Apostoli (vedi, ad esempio, At 12,12).

4,15-16 La lettera ai Laodicesi è andata perduta. È stata fatta l’ipotesi che sia da identificarsi con l’attuale lettera agli Efesini. Tra le comunità vicine di Colosse e Laodicèa si pratica lo scambio delle lettere inviate da Paolo.

4,17 Anche Archippo è un cristiano noto dalla lettera a Filèmone (Fm 2).