nome
Complemento d'Agente

I complementi d'agente e di causa efficiente
Il complemento d'agente indica l'essere animato da cui è compiuta l'azione espressa da un verbo passivo. Quando l'azione è compiuta da un essere inanimato, il complemento è detto di causa efficiente.
Rispondono alle domande: da chi? da che cosa? ad opera di chi?
Entrambi i complementi sono introdotti dalla preposizione da, semplice o articolata.
Es.
Il principio dell’elettricità è stato intuito da Alessandro Volta.
da chi fu intuito il principio dell’elettricità? da Alessandro Volta.
da Alessandro Volta = complemento d’agente.
La collina è stata creata dall’accumulo di detriti.
Da che cosa è stata creata la collina? = dall’accumulo
dall’accumulo = complemento di causa efficiente.
Frequentemente assume la funzione di complemento d'agente e di causa efficiente anche essere la particella pronominale ne.
Es.
Lesse il manoscritto e ne (= da esso) restò entusiasta = complemento di causa efficiente.
Il termine agente deriva dalla parola latina agens, agentis, participio presente del verbo agere [= fare].
Il termine efficiente deriva dalla parola latina efficiens, efficientis, participio presente del verbo efficere [= compiere].


nome
Complemento di Causa Efficiente
L'analisi grammaticale dell'articolo consiste nell'individuazione
della sua FUNZIONE, del suo GENERE, del suo NUMERO.
In particolare occorre stabilire funzione, genere e numero:
1) per quanto riguarda la funzione se è un articolo
DETERMINATIVO, INDETERMINATIVO, PARTITIVO;
2) per quanto riguarda il genere se è di genere
MASCHILE o FEMMINILE;
3) per quanto riguarda il numero se è
SINGOLARE o PLURALE:
Esempi:
il gatto: il articolo determinativo, maschile, singolare;
le spalle: le articolo determinativo, femminile, plurale;
un albicocco: un articolo indeterminativo, maschile, singolare;
degli alberi: degli articolo partitivo, maschile, plurale.

nome
Complemento di Causa

Il complemento di causa
Il complemento di causa indica il motivo per cui viene compiuta l'azione o si verificano le condizioni espresse dal predicato.
Risponde alle domande: a causa di chi? a causa di che cosa? per quale motivo?
E' introdotto dalle preposizioni per, di, a, da, con, o dalle locuzioni preposizionali a causa di, a motivo di, in seguito a, per via di, a cagione di… .
Es.
In seguito all’incidente non potrà più guidare per un paio di mesi.
Per quale motivo non potrà più guidare? = In seguito all’incidente
In seguito all’incidente = complemento di causa.
Per causa tua non potrò più uscire per tutta la settimana.
Per causa di chi non potrò uscire? = per causa tua
per causa tua = complemento di causa
Per lo più dipende da verbi, ma può dipendere anche da nomi o aggettivi dei quali determina il significato:
Es.
Lo studente era molto contento per il risultato della prova.
Non è sempre semplice riconoscere il complemento di causa; per evitare errori occorre individuare con esattezza il valore logico dell'espressione che può presentare analogie con altri complementi.
Qualche altro esempio.
La nonna tremava di paura davanti al lupo cattivo.
Con tutto quello che ho da fare, non farò mai in tempo.
Dalla pioggia che c’è, quasi non ci si vede.
Il termine causa riproduce la parola latina causa [= motivo, ragione].


nome
Complemento di Scopo

Il complemento di fine o scopo
Il complemento di fine o scopo indica lo scopo dell'azione o della condizione espresse dal predicato.
Risponde alle domande: per, con quale fine? per, con quale scopo?
E' introdotto dalle preposizioni per, da, di, a, in, o dalle locuzioni preposizionali “allo scopo di, al fine di, in vista di…” .
Es.
Marco si è impegnato a fondo per questo.
Per che cosa Marco si è impegnato a fondo? = per questo
per questo = complemento di fine.
Fu costruita una diga a protezione della città.
La sua parola ci fu di gran conforto.
In vista delle celebrazioni, il Comitato si attivò giorno e notte.
Furono mandati diversi soldati in difesa della città.
Il complemento di fine o scopo determina verbi, nomi o aggettivi; frequentemente è usato anche per indicare la funzione o lo scopo a cui è destinato un oggetto. In questo caso è introdotto dalla preposizione da.
Es.
Ha allenato diversi cani da difesa.
Sono rimasto senza carta da scrivere.
In sala da pranzo staremo più comodi.
Il termine fine deriva dalla parola latina finis [= intendimento]. Il termine scopo deriva dalla parola greca skopós [= bersaglio].


nome
Complemento di Vantaggio

I complementi di vantaggio e svantaggio
Indicano la persona o la cosa a vantaggio o a danno delle quali viene compiuta un'azione o si verifica un fatto.
Risponde alle domande: a vantaggio di chi, di che cosa? a danno di chi, di che cosa?
Sono introdotti dalla preposizione per o da locuzioni come a vantaggio (a svantaggio) di, a favore di, a danno di …
Spesso si fatica invano per gli altri, senza ottenerne gratitudine.
Quel trattamento è dannoso per le colture.
Guidare in questo modo è un pericolo per l'incolumità tua e per quella degli altri.
Ho perorato la causa a favore di tuo zio.
Il fumo è nocivo per i polmoni.
Il tutto è andato a danno dei suoi stessi interessi.
Frequentemente questi complementi sono espressi da pronomi personali atoni.
Es.
Che bel regalo ti sei fatto!
Con quella caduta ti sei procurato proprio una brutta frattura.